venerdì 24 marzo 2017

Dal pianoforte per Lampedusa al rilancio culturale dell'isola



COMUNICATO STAMPA

Una campagna di crowdfunding durata tre mesi realizza il sogno di portare a Lampedusa, per la prima volta nella sua storia, un pianoforte. Il 1 aprile il concerto di inaugurazione: la Wunderkammerorchestra diretta da Carlo Tenan offre gli abitanti dell’isola musiche di Rossini, Bach e Beethoven. Alla tastiera del nuovo pianoforte Paolo Marzocchi.

Viene dal mare, ma non porta dolore. Forse gioia, di sicuro musica. Il 28 marzo, sbarca a Lampedusa, dalla nave che giunge ogni giorno da Porto Empedocle, un passeggero diverso dagli altri: tre gambe, un coperchio, un abito nero e lucido, una voce potente. E’ un pianoforte. Il primo pianoforte da concerto mai approdato alle coste dell’isola.
Non arriva, in realtà, solo con le sue gambe. Lo ha spinto fin qui un movimento di idee, e di azioni concrete, che ha preso corpo tre anni fa. Nel 2014 il Ministero dell’Istruzione lancia un progetto, rivolto agli studenti delle scuole locali, che si intitola “Le nuove vie dei canti”. Nel mese di ottobre, ad un anno esatto dal naufragio che ha ucciso 368 migranti, duecento ragazzi percorrono le vie e le piazze di Lampedusa raccontando con i loro occhi, i loro suoni, la loro voce la storia recente dell’isola. Nel 2016 l’orizzonte si allarga: prima nelle grotte del Santuario della Madonna di Porto Salvo e poi nella hall del nuovo Aeroporto i ragazzi delle scuole elementari e medie si trasformano in attori, cantanti e musicisti: e raccontano – dal loro punto di vista – la storia millenaria del loro nido natale. Gli effetti di questo fiume di musica e teatro si vedono ad occhio nudo: la scuola secondaria si trasforma in scuola media ad indirizzo musicale, la Banda Lipadusa, unica custode della musica cittadina, apre nuovi corsi, decine di giovani musicisti si aggiungono a quelli più esperti. Non era mai accaduto prima.
Ma alla vita culturale dell’isola manca ancora qualcosa. Innanzitutto un teatro, un luogo fisico, al coperto, dove organizzare concerti, incontri, spettacoli teatrali. E poi un pianoforte, il motore primo di ogni attività musicale. Un gruppo di musicisti, di cittadini, di uomini di cultura, sotto l’ala dell’Associazione Lipadusa, lancia allora un’idea “rivoluzionaria”: una campagna di crowdfunding per l’acquisto di un pianoforte. In pochi mesi più di 140 sottoscrittori di ogni parte d’Italia raccolgono, con l’aiuto del Ministero e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, la cifra record di oltre trentamila euro. E tra pochi giorni Lampedusa avrà dunque, finalmente, il suo pianoforte. Per gli abitanti dell’isola, da anni in prima fila nel difficile lavoro dell’accoglienza ai migranti, è l’inizio di una nuova stagione.
L’arrivo del nuovo ospite verrà salutato da quattro giorni di festa. Mercoledì 29 e Giovedì 30 marzo i musicisti della Wunderkammer Orchestra di Pesaro tengono una serie di masterclass rivolte ai giovani musicisti dell’isola. Venerdì 31 si svolge invece un incontro, intitolato “Frontiere Orizzonti”, che affronta il nodo cruciale della rinascita culturale dell’isola. Partecipano tra gli altri, Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, Gandolfo Librizzi, presidente del Conservatorio “Bellini” di Palermo, Paolo Marzocchi e Guido Barbieri, coordinatori del progetto “Le nuove vie dei canti”. È prevista anche la partecipazione di Giovanna Boda, capo del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
Sabato 1 aprile, infine, nella Sala dell’Area Marina Protetta, il concerto che inaugura il nuovo pianoforte. La Wunderkammerorchestra diretta da Carlo Tenan, con la partecipazione del Coro di voci bianche dell’Istituto Pirandello di Lampedusa, offre ai cittadini musiche di Rossini, Bach e Beethoven. Al pianoforte Paolo Marzocchi che per l’occasione ha realizzato una trascrizione per orchestra da camera del Terzo Concerto per pianoforte di Ludwig van Beethoven.
E’ il primo appuntamento di una vera e propria stagione di concerti che si svolgerà nel prossimo autunno, la stagione in cui Lampedusa vive con particolare sofferenza la propria condizione di isolamento. E anche il primo passo verso la realizzazione di una concreta anche se forse lontana utopia: la nascita di un teatro. 

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